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Qual è la storia del popolo ebraico?

Gli ebrei sono uno dei popoli più antichi del mondo. La loro storia è stata raccontata sia nella Bibbia, che da studiosi esterni al Cristianesimo, e attraverso l’archeologia. Abbiamo più informazioni su di loro che per qualsiasi altra nazione. Useremo queste informazioni per riassumere la loro storia. Per rendere la storia degli Israeliti (una parola del Vecchio Testamento che indica il popolo ebraico) più facile da seguire, useremmo una sorta di cronologia.

Abramo: Inizio dell’albero genealogico della famiglia ebraica

La cronologia inizia con Abramo. Poi continua con la promessa a lui riservata, secondo lo quale avrebbe avuto una numerosa discendenza, i suoi incontri con Dio e termina con il sacrificio simbolico di suo figlio Isacco. Questo sacrificio era il segno che indicava il luogo futuro in cui Gesù sarebbe stato immolato. La cronologia continua in verde quando i discendenti di Isacco erano schiavi in Egitto. Questo periodo di tempo iniziò quando Giuseppe, nipote di Isacco, guidò gli Israeliti in Egitto, dove in seguito divennero schiavi.

Vivevano in Egitto come schiavi del Faraone

Vivevano in Egitto come schiavi del Faraone

Mosè: Gli Israeliti diventano la nazione scelta da Dio

Mosè condusse gli israeliti fuori dall’Egitto quando fu colpito dalla decima piaga della Pasqua, che distrusse il paese ed avviò l’esodo Israelita verso la terra promessa. Prima di morire, Mosè annunciò agli Israeliti le benedizioni e le maledizioni (la linea cronologica da verde passa a gialla). Sarebbero stati benedetti se avessero obbedito a Dio e maledetti se avessero fatto il contrario. Queste benedizioni e maledizioni seguiranno per sempre il popolo ebraico. 

Diverse centinaia di anni fa gli Israeliti vissero nella loro terra senza avere un Re, né una capitale;  Gerusalemme in questo periodo apparteneva ad altri popoli. Quando Davide diventò re intorno al 1000 A.C. le cose cambiarono.

La dinastia reale del Re Davide governa da Gerusalemme

La dinastia reale del Re Davide governa da Gerusalemme 

Davide fonda una dinastia reale a Gerusalemme

Davide conquistò Gerusalemme e la dichiarò capitale. Ricevette la promessa di un “Cristo” che doveva venire e da quel momento iniziò l’attesa del popolo ebraico. Suo figlio Salomone gli succedette e costruì il primo tempio ebraico a Gerusalemme. I discendenti del re Davide continuarono a governare per circa 400 anni; questo periodo è mostrato con il colore verde acqua (1000 – 600 A.C.). Questo era un tempo glorioso d’Israele poiché caratterizzato dalle benedizioni promesse. Erano una nazione potente, avevano una società e una cultura avanzata ed un loro Tempio. Ma l’Antico Testamento racconta che durante questo periodo la loro corruzione cresceva, così come l’adorazione che rivolgevano agli idoli. Molti profeti li avvisarono che le maledizioni di Mosè si sarebbero abbattute su di loro, se non si fossero pentiti, tornando a Dio; questi avvertimenti però furono ignorati.

Il primo esilio ebraico in Babilonia

Finalmente, intorno al 600 A.C. le maledizioni si avverarono. Nebucodonosor, un potente re babilonese venne contro Israele – proprio come aveva predetto Mosè  900 anni prima, quando scrisse la sua maledizione:

Il Signore farà muovere contro di te, da lontano, dalle estremità della terra, una nazione … una nazione dall’aspetto minaccioso, che non avrà riguardo per il vecchio né per il bambino… Ti assedierà in tutte le tue città. (Deuteronomio 28:49-52)

Nabucodonosor conquistò Gerusalemme, la bruciò e distrusse il Tempio che Salomone aveva costruito. Poi fece esiliare gli Israeliti in Babilonia. Rimasero solo i più poveri. Si compì la profezia pronunciata da Mosè in:

Sarete strappati dal paese del quale vai a prendere possesso. Il Signore ti disperderà fra tutti i popoli, da una estremità della terra fino all’altra… (Deuterenomio 28:63-64)

Conquistati e esiliati in Babilonia

Conquistati e esiliati in Babilonia

 Così per 70 anni, nel periodo mostrato in rosso, gli Israeliti vissero come esuli fuori dalla terra promessa ad Abramo e ai suoi discendenti.

Ritorno dall’esilio sotto l’impero persiano

Successivamente, l’imperatore persiano Ciro conquistò Babilonia e divenne la persona più potente sulla terra, permettendo agli Israeliti di tornare nella loro terra.

 Vivevano in Israele come parte dell'impero persiano

Vivevano in Israele come parte dell’impero persiano

Una volta tornati, gli ebrei non erano più un paese indipendente, ma una provincia all’interno dell’Impero Persiano. Questa situazione si protrasse per 200 anni e la si può notare dalla linea rossa della cronologia. Durante questo periodo furono ricostruiti il Tempio Ebraico (noto come il 2° Tempio) e la città di Gerusalemme.

Il periodo dei Greci

Poi Alessandro Magno, il Grande, conquistò l’Impero Persiano rendendo gli Israeliti una provincia all’interno degli imperi greci, per altri 200 anni. Questo periodo è mostrato dalla linea blu scura.

Vivevano in Israele come parte degli imperi greci

Vivevano in Israele come parte degli imperi greci

Il periodo dei Romani

Poi i Romani sconfissero i greci e divennero la più grande potenza mondiale. Gli Israeliti tornarono ad essere una provincia sotto questo impero, mostrato dalla linea in giallo chiaro. E’ il tempo in cui visse Gesù. Questo spiega il perché della presenza dei soldati romani nei vangeli: i Romani governavano gli ebrei nella Terra d’Israele.

Vivevano in Israele come parte dell'Impero Romano

Vivevano in Israele come parte dell’Impero Romano

 Il Secondo esilio ebraico sotto i Romani

Da quando furono sconfitti dai Babilonesi (600 A.C.) gli Israeliti (ossia gli Ebrei, come vengono  chiamati oggi) non furono più indipendenti, come al tempo del governo del re Davide. Furono invece governati da altri imperi. Erano molto infastiditi da questa situazione e si ribellarono contro il dominio romano. I Romani arrivarono e distrussero Gerusalemme (70 D.C.), incendiarono il 2º Tempio e li deportarono come schiavi, disperdendoli in tutto l’Impero Romano e visto il suo dominio, in tutto il mondo. Questo era il secondo esilio ebraico.

Gerusalemme e il Tempio furono distrutti dai Romani nel 70 D.C. Gli ebrei vengono dispersi in tutto il mondo

Gerusalemme e il Tempio furono distrutti dai Romani nel 70 D.C. Gli ebrei vengono dispersi in tutto il mondo

 E così che visse il popolo ebreo per quasi 2000 anni: disperso e mai accettato nelle terre straniere. Sono stati regolarmente oggetto di grandi oppressioni da tutte le nazioni. La persecuzione degli ebrei era una realtà nell’Europa che si professava cristiana. La Spagna, l’Europa occidentale, la Russia erano regni cristiani, che mettevano spesso a rischio la vita degli ebrei. Le maledizioni di Mosè nel 1500 A.C. erano descrizioni esatte di come avrebbe vissuto chiunque non avesse obbedito al Signore.

Fra quelle nazioni non avrai riposo e non vi sarà luogo dove i tuoi piedi possano fermarsi; là il Signore ti darà un cuore tremante, degli occhi che si spengono e un’anima languente. (Deutoronomio 28:65)

Le Maledizioni contro gli Israeliti furono generate, affinché altri popoli avrebbero potuto fare delle domande:

 “Perché il Signore ha trattato così questo paese? Perché l’ardore di questa grande ira?” (Deutoronomio 29:23)

E la risposta a queste domande era:

 Il Signore li ha divelti dal loro suolo con ira, con furore, con grande indignazione e li ha gettati in un altro paese… (Deutoronomio 29:27)

La seguente cronologia mostra un periodo di 1900 anni, evidenziato con una lunga barra rossa.

                                 

Gerusalemme e il Tempio furono distrutti dai Romani nel 70 D.C. Gli ebrei vengono dispersi in tutto il mondo

Gerusalemme e il Tempio furono distrutti dai Romani nel 70 D.C. Gli ebrei vengono dispersi in tutto il mondo

Come potete vedere il popolo ebraico, nella sua storia, ha attraversato due periodi di esilio, con il secondo molto più lungo del primo.

L’Olocausto del XX secolo

Le persecuzioni contro gli ebrei raggiunsero il loro picco quando Hitler, capo della Germania nazista, cercò di sterminare tutti coloro che vivevano in Europa. Era quasi riuscito nel suo intento, ma fu sconfitto e una piccola percentuale di ebrei riuscì a sopravvivere.

La rinascita moderna di Israele

E’ assolutamente significativo che dopo centinaia di anni tante persone senza una patria si identificassero come “ebrei”. Questo ha fatto sì che le parole finali di Mosè, scritte 3500 anni fa, si avverassero. Nel 1948 gli ebrei, attraverso le Nazioni Unite, videro la straordinaria rinascita dello stato moderno di Israele, proprio come Mosè aveva scritto secoli prima:

Il Signore, il tuo Dio, farà ritornare i tuoi dalla schiavitù, avrà pietà di te e ti raccoglierà di nuovo fra tutti i popoli, fra i quali il Signore, il tuo Dio, ti avrà disperso. Quand’anche i tuoi esuli fossero all’estremità dei cieli, di là il Signore, il tuo Dio, ti raccoglierà e di là ti prenderà. (Deuteronomio 30:3-4)

E’ un fatto eccezionale, perché questo stato è stato costruito nonostante grande opposizione nei suoi confronti. La maggior parte delle nazioni confinanti ha mosso guerra contro Israele svariate volte: nel 1948… nel 1956… nel 1967 e di nuovo nel 1973. Israele, una nazione molto piccola, era spesso in guerra, anche contro cinque nazioni contemporaneamente. Tuttavia Israele non solo è sopravvissuto, ma i suoi territori sono aumentati. Nella guerra del 1967 gli ebrei riconquistarono Gerusalemme, la capitale storica che Davide aveva fondato 3000 anni prima. La creazione dello Stato di Israele e le conseguenze di tutte le guerre che le sono state mosse contro, ha generato uno dei problemi politici più controversi nel mondo di oggi.

1 thought on “Qual è la storia del popolo ebraico?”

  1. Sto cercando un testo (anche concentrato) che mi spieghi motivo dell’odio contro gli ebrei. Grazie

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