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Il Segno Pasquale di Mosè

Dopo la morte di Abramo, i suoi discendenti furono chiamati Israeliti. 500 anni dopo diventarono una grande tribù, ma al contempo schiavi degli egiziani.

L’esodo

Il leader d’Israele era Mosè. Dio gli disse di andare dal faraone per chiedergli di liberare il suo popolo dalla schiavitù, dando vita ad una scontro tra il faraone e Mosè, che portò nove piaghe contro il faraone e gli egiziani. Nonostante questo, il faraone non accettò di lasciare liberi gli Israeliti, quindi Dio decise di scatenare sull’Egitto la decima piaga mortale. Il resoconto completo della decima piaga di cui parla la Bibbia è disponibile qui.

Essa avrebbe fatto morire ogni primogenito del paese per mano dell’Angelo della Morte, quella stessa notte – tranne coloro rimasti chiusi nelle case dove era stato sacrificato un agnello, e con il cui sangue avevano tinto gli stipiti delle porte. Se il Faraone non avesse obbedito, il suo primogenito ed erede al trono sarebbe morto. Ogni casa in Egitto che non aveva sacrificato un agnello e tinto le travi con il sangue avrebbe perso il suo primogenito. Di conseguenza, l’Egitto si trovò ad affrontare una catastrofe nazionale.

Agli Israeliti (ed egiziani) che avevano sacrificato un agnello, e ne avevano cosparso il sangue sulle porte delle loro case, era stato promesso che sarebbero stati al sicuro. L’Angelo della Morte, vedendolo, sarebbe passato oltre. Quel giorno fu quindi chiamato Pasqua.

Pasqua – Un segno per chi?

La gente pensa che il sangue sulle porte fosse un segno solo per l’Angelo della Morte. Ma notate cosa dice la Bibbia:

Il Signore disse a Mosè … “… Io sono l’Eterno. Il sangue [dell’agnello pasquale] vi servirà di segno sulle case dove sarete; quando Io vedrò il sangue, passerò oltre.” (Esodo 12:13)

Sebbene il Signore volesse vedere il sangue sulla porta, esso non rappresentava un segno per Lui. Era un “segno per voi” – per il popolo, incluso te e me.

Che tipo di segno? Dopo, il Signore comandò loro di:

Osservate dunque questo come un’istituzione perenne per voi e per i vostri figli. Quando i vostri figli vi diranno: “Che significa per voi questo rito?” risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua in onore del Signore. (Esodo 12:24-27)

Il calendario della Pasqua ebraica

All’inizio di questa storia vediamo che la decima piaga ha dato inizio all’antico calendario Israelita (ebraico).

Il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese d’Egitto, dicendo: «Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno. (Esodo 12:1-2)

A partire da questo momento, gli Israeliti introdussero un calendario che celebrava la Pasqua lo stesso giorno, ogni anno. Da 3500 anni gli ebrei la festeggiano ogni anno, per ricordare come i loro antenati furono salvati dalla morte. Poiché l’anno del calendario ebraico è leggermente diverso da quello occidentale, il giorno della Pasqua si sposta ogni anno.

Gesù e La Pasqua

Figura 1. Questa è una scena attuale del modo in cui gli ebrei si preparano a celebrare la Pasqua in memoria della prima Pasqua di 3500 anni fa

Figura 1

Questa è una scena attuale del modo in cui gli ebrei si preparano a celebrare la Pasqua in memoria della prima Pasqua di 3500 anni fa. Se seguiamo le celebrazioni pasquali nella storia, noteremo qualcosa di straordinario. Guarda quando è avvenuto l’arresto e il processo contro Gesù:

Poi, da Caiafa, condussero Gesù nel pretorio. Era mattina, ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter così mangiare la Pasqua. Pilato disse: «Ma voi avete l’usanza che io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?» Allora [tutti] gridarono di nuovo: «Non costui…» (Giovanni 18:28)

Gli scritti rabbinici ebraici concordano sul periodo in cui Gesù fu giustiziato:

“Gesù è stato crocifisso alla vigilia di Pasqua…” (Sanhedrin 43a del Talmud babilonese, citato in Jesus and Christian Origins outside the New Testament.. Di FF Bruce. Pag 56, 1974 ,215 pp)

Gesù fu arrestato e giustiziato il giorno di Pasqua del calendario ebraico – lo stesso in cui tutti gli ebrei stavano sacrificavano un agnello, per ricordare quelli sacrificati nel 1500 A.C., che fecero passare oltre l’Angelo della Morte. Ricordate il sacrificio d’Abramo, dove uno dei titoli di Gesù era:

Il giorno seguente [Giovanni] vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! (Giovanni 1:29)

Gesù, “l’Agnello di Dio”, fu sacrificato lo stesso giorno in cui tutti gli ebrei stavano sacrificando un agnello, in ricordo della prima Pasqua, che avviò il loro calendario. Questo è il motivo per cui la Pasqua ebraica coincide con il periodo della Pasqua. Essa si celebra per ricordare la morte di Gesù e poiché è avvenuta durante la Pasqua, la festa ebraica e quella occidentale sono ravvicinate (il calendario occidentale è diverso da quello ebraico e non si celebrano lo stesso giorno, ma di solito nella stessa settimana).

Segni, segni, i segni sono ovunque

Pensate alla prima Pasqua dei giorni di Mosè in cui il sangue dell’agnello era un “segno”, non solo per Dio, ma anche per noi. Riflettete dunque riguardo cosa indichino i segni, considerando questi elencati qui sotto.

Figura 2. I segni sono degli indizi che aiutano la nostra mente a pensare a cosa servono

Figura 2. I segni sono degli indizi che aiutano la nostra mente a pensare a cosa servono

Il segno del “teschio e delle ossa incrociate” ci fa pensare alla morte e al pericolo. Quello degli “Archi Dorati” ci ricorda McDonalds. Il ‘√’ sulla bandana di Nadal è il segno per indicare Nike. Questa azienda sportiva vuole che pensiamo a lei quando guardiamo Nadal. I segni sono fatti per indirizzare il nostro pensiero non al segno stesso ma a qualcosa che vuole indicare.

Dio aveva detto a Mosè che il primo sangue pasquale era un segno. Allora, cosa voleva indicare Dio attraverso questo segno? La coincidenza straordinaria degli agnelli sacrificati nello stesso giorno in cui Gesù, l’”Agnello di Dio”, doveva essere crocifisso, è un segno che indica che il  sacrificio di Gesù stava per compiersi.

Il segno funziona nella nostra mente secondo lo schema riportato qui sotto.

Figura 3. La Pasqua è un segno che indica il tempismo straordinario con la crocifissione di Gesù

Figura 3. La Pasqua è un segno che indica il tempismo straordinario con la crocifissione di Gesù

Il segno ci induce a pensare al sacrificio di Gesù. Nella prima Pasqua gli agnelli furono sacrificati e con il loro sangue furono segnati gli stipiti delle case, in modo che la morte, vedendoli, passasse oltre. Questo segno indica che anche Gesù, “L’Agnello di Dio” fu sacrificato e il suo sangue fu versato affinché la morte ci potesse passare oltre.

Nell’episodio del sacrificio di Abramo, il luogo dove l’ariete fu sacrificato per far vivere Isacco era il Monte Moria – lo stesso in cui Gesù fu crocifisso 2000 anni dopo. Ci è stato dato questo segno per poter “capire” il significato del Suo sacrificio, indicandoci il luogo fisico.

La Pasqua ci indica il sacrificio di Gesù, ma usando un segno diverso – il giorno del calendario – il calendario ebraico ha avuto inizio con la prima Pasqua. Anche se in modi diversi, le due storie più importanti dell’Antico Testamento indicano da subito la morte di Gesù, tramite il sacrificio degli  agnelli. Non riesco a pensare a nessun’altra persona nella storia la cui morte (o il successo), sia stata preannunciata così drammaticamente in due modi così diversi. E tu?

Questi due eventi (il sacrificio di Abramo e la Pasqua) ci dovrebbero dimostrare che ha senso considerare Gesù come il centro di un piano divino.

Continuiamo a sfogliare la Bibbia per capire come questo piano doveva attuarsi.

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